INFORMATIVA
SUL TRATTAMENTO DEL CAFFE’ E DERIVATI IN USA (FDA REGULATIONS)
1. Requisiti di
sicurezza e sanità del prodotto
I
requisiti che il caffè importato negli Stati Uniti deve rispettare sono i
seguenti:
1.
Il caffè non lavorato
importato negli Stati Uniti deve essere conservato in modo tale da prevenire la
contaminazione da insetti, topi e ratti.
2. Le seguenti tipologie di caffè sono
soggette a rifiuto di entrata: chicchi di
caffè non lavorato anneriti, parzialmente neri, danneggiati da acqua,
divorati da insetti, marroni, immaturi, inquinati da polveri o materiali
estranei, come pietrame, scorie o residui di container o
contaminati da veleni provenienti dalle navi di carico.
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ss Cod.Deont.) STUDIO
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2. Alcuni dei requisiti di etichettatura e packaging valevoli per
il caffè
In
base alla section 403 (f) del codice
delle Federal Regulations (CFR)
le etichette devono essere leggibili dal consumatore ordinario sia in senso
grafico che rappresentativo, secondo le ordinarie circostanze di uso e consumo.
Inoltre,
devono essere considerate le seguenti disposizioni di dettaglio, ricavabili dal
titolo 21 del CFR, sect. 101 (che sintetizza le
disposizioni del Federal Food, Drug, and Cosmetic Act e del Fair Packaging and Labeling
Act):
- Salvo poche
eccezioni, se l’etichetta contiene indicazioni in lingua straniera, si deve
tradurre ogni espressione in Inglese, oltre che apporre la menzione in inglese
del paese di provenienza, se diverso dagli Stati Uniti (in base al Tariff Act of 1930, idem in 19 U.S.C. 130461).
- Se l’alimento è
confezionato, devono obbligatoriamente comparire le seguenti iscrizioni in
Inglese: nome, indirizzo, città, stato e codice di avviamento postale sia del
produttore che del confezionatore che del distributore. L’indirizzo della
strada può essere omesso solo per ditte che siano correntemente inserite in un elenco abbonati americano. Le ditte straniere possono
omettere il codice postale. Infine, se il prodotto non è fabbricato o
distribuito o confezionato dalla ditta indicata sull’etichetta, occorre
inserire e specificare la diversa ditta coinvolta con espressioni come "Manufactured for," "Distributed by," o simili.
- Occorre indicare
nel packaging una precisa e accurata misura del peso netto del prodotto
confezionato. Sia il Federal Food, Drug, and Cosmetic Act che il Fair Packaging and Labeling
Act richiedono, infatti, che l’alimento confenzionato sia corredato di una etichetta
che determini accuratamente il peso, la misura o i relativi dati numerici. In
particolare il titolo 21 del CFR, section 101 sino a
105 richiede che tale indicazione appaia sullo spazio principale di
etichettatura seguendo il sistema americano di misura in inch
(pollici) e/o pound (libbre), e che sia parallela
alla base di poggiatura della confezione, più altri
requisiti che qui non si espongono per ragioni di economia. Occorre comunque
ricordare che il metodo inch/pound
è ancora molto diffuso e popolare e sebbene
- In qualche caso
se il prodotto è umidificato, occorre anche indicare il peso sgocciolato.
- Le iscrizioni in
lettere relative al nome comune o usuale del prodotto (caffè) devono comparire
in grossi caratteri evidenziati nello spazio centrale dell’etichetta e devono
essere paralleli alla base della confezione. Inoltre, le iscrizioni simboliche
devono chiarire se il prodotto è intero, tagliato o pestato, e simili, salvo
che la confezione sia trasparente (21 CFR 101.3). Se vi è un nome standard nelle legge americana per il tipo di prodotto, questo deve
essere usato (Sec. 403(g) and 21 CFR 101.3).
- Gli ingredienti
devono essere specificati, in base al loro nome comune o usuale, in ordine
decrescente di peso e contenuto nel prodotto. Il termine ingrediente non si
riferisce ai componenti chimici, bensì agli alimenti che compongono una eventuale mistura degli stessi. Se un certo ingrediente
è predominante e caratterizza il prodotto, questo deve essere indicato in
percentuale nel nome del prodotto.Gli
additivi alimentati e i coloranti devono essere elencati come ingredienti (sect. 403).
- Solitamente,
tutti gli alimenti devono indicare i valori nutrizionali sull’etichetta della
confezione, se sono destinati alla vendita diretta al consumatore. Ma vi è una specifica esenzione prevista dal
titolo 21 CFR, sect. 101.9 (j), in generale,
in relazione a prodotti di imprese con un volume d’affari inferiore ai 500.000
USD, a cibi per immediato consumo in locali di ristorazione o drogherie o
piccoli esercizi, e, in particolare, in relazione a chicchi di caffè.